Le regionali e l’epifenomeno del “non voto”
Non andare a votare non è questione di obbligo o di sanzioni, ma una questione di crisi della democrazia, visto che da decenni siamo in quella che molti chiamano post-democrazia. Senza i partiti di massa, con le ideologie impallidite, in un sistema basato sulla televisione, il digitale e i social network, ciascuno di noi si sente sempre più lontano dalla democrazia rappresentativa.
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La post-democrazia in cui attualmente versiamo, caratterizzata dalla lacunosità dei partiti di massa e dalla disidratazione delle ideologie, ha generato una sensazione di estraneità nei confronti del sistema politico. Tuttavia, nonostante l’affievolito potere partecipativo dei cittadini, esercitare il diritto al voto è un imperativo democratico, che contribuisce ad arginare l’ulteriore svuotamento del sistema rappresentativo e a rafforzare l’efficacia della democrazia.
La apparente “post-democrazia” in cui attualmente sembriamo versare, caratterizzata dalla lacunosità dei partiti di massa e dalla disidratazione delle ideologie, ha generato una sensazione di estraneità nei confronti del sistema politico. Tuttavia, nonostante l’affievolito potere partecipativo dei cittadini, esercitare il diritto al voto è un imperativo democratico, che contribuisce ad arginare l’ulteriore svuotamento del sistema rappresentativo e a rafforzare l’efficacia della democrazia.